Studio Psicologia

Dott.ssa Laura Messina

Quando un percorso psicologico puņ definirsi concluso?

Ci sono percorsi che hanno una breve durata, altri che possono durare mesi, a volte anni. C’è un errore che commettono molte persone quando affermano: “vado dallo psicologo ormai da 6 mesi…”. Non sono realmente sei mesi, perché le sedute si svolgono una volta a settimana e a volte i pazienti chiedono di poter venire ogni quindici giorni, a causa di impegni lavorativi o personali o per non gravare sulla situazione economica familiare. Di conseguenza gli incontri nell’arco di sei mesi diventano 24 o 12.

Un percorso, breve o lungo che sia, necessita di un tempo per ascoltare il malessere, per capire le aspettative del paziente, per comprendere i limiti che impediscono il raggiungimento del benessere psicologico e le risorse e possibili soluzioni da trovare insieme.

Un percorso psicologico può terminare quando lo psicologo e il paziente hanno raggiunto gli obiettivi prefissati o quando lo psicologo comprende che il paziente non trae beneficio dalle sedute o quando il paziente decide in piena libertà che il miglioramento ottenuto può essere sufficiente. La situazione ideale per lo psicologo che lavora con dedizione e onestà intellettuale sarebbe quella di poter restituire ai pazienti i frutti del percorso psicologico e poter osservare i pazienti (che nei mesi precedenti, sono entrati nella stanza dello studio con una ferita da curare), uscire da quella stessa stanza con la consapevolezza che di quella ferita è rimasta solo una cicatrice che non crea più dolore, ma rende consapevoli delle persone che sono state e sono diventate, persone più sicure, più forti, con più risorse e con nuovi progetti di vita.



 

 

Questo sito utilizza i cookie. Accedendo a questo sito, accetti il fatto che potremmo memorizzare e accedere ai cookie sul tuo dispositivo. Clicca qui per maggiori informazioni. OK